La pittura a Grottesca attraverso i secoli, dalla Domus Aurea di Nerone a Roma alla bottega d’arte di Autentiqua nell’Oltrarno fiorentino.

Grottesche policrome con paesaggio toscano e Giglio di Firenze dipinto su tela

In questa seconda metà del 2021, una mostra multimediale alla Domus Aurea nel Parco archeologico del Colosseo a Roma celebra “L’invenzione delle grottesche” da parte di Raffaello Sanzio e dei suoi contemporanei.

La scoperta fortuita delle Grottesche e la meraviglia di una generazione di artisti

Si narra che sul finire del XV secolo, un giovane romano cadde accidentalmente in una crepa del terreno sul colle Oppio.

Si ritrovò in una strana “grotta”, le cui pareti erano tappezzate di insolite figure dipinte: si trattava appunto delle volte affrescate della mitica Domus Aurea di Nerone, interrata negli anni immediatamente successivi alla morte dell’imperatore per cancellarne la memoria e costruirvi sopra le Terme di Tito e Traiano. Ironia della sorte, proprio questo intervento di damnatio memoriae aveva preservato, sigillandolo, l’apparato pittorico della reggia neroniana.

Quelle antiche pitture, per le quali fu coniato il termine Grottesche proprio perché gli ambienti della Domus neroniana furono inizialmente scambiati per grotte sotterranee, catturarono l’attenzione di alcuni famosi artisti come Filippino Lippi, il Sodoma e Pinturicchio, che dopo essersi fatti calare nel sottosuolo per studiarle, cominciarono a riprodurle nei propri lavori.

Non dimentichiamo che Pompei sarebbe tornata alla luce solo a metà Settecento, quindi la riscoperta della pittura romana di epoca classica, pressoché sconosciuta fin lì, ebbe un effetto dirompente.

Gli elementi di quell’antico repertorio ornamentale ispirarono gli artisti del tardo Rinascimento a realizzare un nuovo tipo di decorazione che esaltava l’inventiva e la libertà artistica, in una ricerca spinta al limite estremo di ciò che è nuovo, strano e innaturale.

La definitiva affermazione dello stile a Grottesche si ebbe tuttavia proprio con Raffaello e con la diffusione del Manierismo nella seconda metà del ‘500, che fece delle raffigurazioni di animali ed elementi fantastici una delle sue caratteristiche più appariscenti.

Dopo un calo di popolarità in epoca barocca, le Grottesche continuarono poi a godere di larghissima fortuna anche nei secoli successivi nel Rococò, l’Eclettismo e il Liberty, fino al Surrealismo.

La tradizione delle Grottesche a Firenze e in Toscana

Da Roma, le Grottesche si diffusero velocemente in tutta Italia, trovando una grande risonanza in Toscana e soprattutto a Firenze, specie sotto il granduca Francesco I de’ Medici. Alla sua committenza si deve ad esempio la decorazione a Grottesche policrome delle volte del corridoio principale (al tempo loggia) della Galleria degli Uffizi.

Questo stile stravagante si può ammirare all’interno di importanti palazzi pubblici e privati della città e del contado, dalle ville medicee (Petraia, Poggio a Caiano) allo stesso Palazzo Vecchio, dove gli affreschi dipinti a Grottesche compaiono in diverse sale interne (Sala Verde, Sala di Lorenzo) e nel bellissimo cortile del Michelozzo.

Esempi di grottesche monocrome sono invece il cortile di Palazzo Bartolini Salimbeni in Piazza di Santa Trinita e la facciata del Palazzo Bianca Cappello in Via Maggio, a pochi passi dalla bottega di Autentiqua in Santo Spirito.

Le Grottesche dipinte di Autentiqua

Oggi nel laboratorio di Autentiqua rielaboriamo lo spirito e il repertorio ornamentale delle Grottesche rinascimentali fiorentine con un’attività creativa eseguita con dedizione e cura dei dettagli.
Le nostre Grottesche sono il frutto di un’approfondita ricerca filologica e di una continua rielaborazione fatta di disegni, di particolari e di rifiniture pittoriche.

In quanto tali, le Grottesche di Autentiqua sono quindi espressione di una raffinata interpretazione manuale in cui gli elementi pittorici prendono forma da pennellate gestuali – azioni di lavoro fatte da tocchi di colore materico che ne esaltano i contorni e i volumi – e dove le sfumature della pittura a tempera magra creano incantevoli armonie di ombre e luci.

E’ un lungo lavoro rigorosamente fatto a mano, che restituisce ai soggetti il sapore del vissuto e il fascino dell’usura; un’armonia che rivela un’incredibile ricchezza di dettagli che affiorano dal colore e dalla materia e conferiscono al dipinto il fascino e il mistero di un’opera preziosa e senza tempo.

Qui trovi alcune delle nostre ultime creazioni nello stile a Grottesca, ma ti invitiamo a visitare il nostro catalogo online per altri esempi delle nostre opere, e a contattarci per valutare insieme lavori su misura con soggetto, dimensioni e tavolozza di colori completamente personalizzati in modo da incontrare appieno il tuo gusto e le tue esigenze.