Come può l’arte contemporanea conciliarsi, o meglio scaturire, da un bagaglio di strumenti, conoscenze e materiali che si nutrono dell’antico?

Lo dimostra Leonardo Cappellini che si dedica anche alla realizzazione di creazioni contemporanee, sfruttando in chiave originalissima le conoscenze dei materiali e delle tecniche del restauro.

Ecco allora che l’esperienza diventa la sostanza per creare qualcosa che va oltre i confini del reale e del tangibile, approdando a nuovi orizzonti dove la materia si sposa con astrazione, sensibilità e interiorità. Creazioni magnetiche che lasciano intravedere altre possibili letture.
Una forma espressiva le cui origini si ritrovano nell’ambito familiare. Marino Cappellini infatti, coniuga da sempre il percorso di artigiano restauratore alla passione per la pittura, che si traduce sia nello studio delle opere di grandi pittori, sia nella realizzazione di propri progetti e dipinti contemporanei. Una grande sensibilità, maturata nel tempo, che ha trasmesso con passione ai figli Tiziana e Leonardo.
Lo studio delle opere si compone di molteplici fasi, tappe necessarie di un processo di elaborazione e di decostruzione. Un’introspezione, durante la quale lo sguardo si sposta dall’esteriore all’interiore e l’orecchio si tende all’ascolto dell’intuizione. Solo così, lasciando risvegliare spontaneamente nella coscienza sentimenti remoti, ricordi e sensazioni, i lavori possono prendere vita. Un percorso che coinvolge attivamente la parte irrazionale, sulle tracce del proprio “daimon”.